JOHN PALMINA
Il fondatore della Riecine contemporanea è John Dunkley, signore inglese che divenne uno dei più ammirati produttori del moderno Chianti Classico a base di Sangiovese in purezza. Con sua moglie, Palmina Abbagnano, John acquistò gli originali 1,5 ettari di terra nel 1971 dal confinante monastero di Badia a Coltibuono. Insieme iniziarono a ristrutturare l’antica villa in pietra, per poi ridare vita alle vecchie piante e ad impiantare nuove viti. La prima annata di Chianti Classico è il millesimo 1973, rilasciata in commercio nel 1975. John Dunkley era considerato uno dei più illuminati interpreti del Chianti e ha sempre creduto nel Sangiovese e nel terroir unico di Gaiole in Chianti. Sebbene John e Palmina ci abbiano lasciati, i loro spiriti continuano ancora oggi a guidarci nella filosofia e nel lavoro a Riecine.
SEAN E BAUMANN
Nel 1991, John e Palmina, assunsero come stagista un giovanissimo enologo, Sean O’Callaghan, che iniziò a far parte del team di Riecine come enologo interno, per poi diventare successivamente, uno dei recenti interpreti dello stile Riecine. Alla morte dei fondatori, nel 1998 la proprietà di Riecine passa alla Famiglia Baumann di New York. Gary e Marlene comprendono subito le potenzialità di Riecine e continuano nella strada segnata da John e Palmina. Iniziano i lavori di ristrutturazione e costruzione della nuova cantina. La Famiglia Baumann ha portato Riecine nel nuovo millennio, insieme a Sean, contribuendo ad accrescere la reputazione di Riecine e ampliando i mercati e la produzione fino al 2011.
LANA E ALESSANDRO
Nel dicembre 2011 Lana Frank raccoglie il testimone lasciato dalla Famiglia Baumann e prima di loro lasciato da John e Palmina e diviene proprietaria di Riecine. L’obiettivo di Lana è ben chiaro e immutato: preservare lo stile tipico dei vini dell’azienda, mantenendo una dimensione artigiana, ma dotando Riecine di attrezzature di primissimo livello. Subito la cantina fu sottoposta a un rinnovamento completo, terminato nel 2013 e mirato ad aumentare gli spazi per la vinificazione, passando dagli appena 400 metri quadrati precedenti agli attuali 1100. E in quel momento decise di fare un salto indietro nel tempo, tecnologicamente parlando, ma con un occhio alla modernità. In concomitanza con la ristrutturazione totale della cantina furono acquistati 12 nuovi tini di cemento non vetrificato che, progettati dall’azienda francese Nomblot, oggi sono alla base di gran parte dei vini di Riecine. La voglia di crescere sulla scia dei pionieri John e Palmina rese necessario, anche negli anni successivi, tenere aperta la porta per nuovi progetti. Dal 2015 Lana è affiancata da Alessandro Campatelli come direttore ed enologo. In questi anni si sono aggiunti altri appezzamenti vitati: la vigna Gittori – storicamente condotta da Riecine – e da pochissimo tempo la vigna Chiara, un piccolo spazio incastonato nella collina sopra la cantina, coltivato fino al 1950 e poi abbandonato a seguito dello spopolamento delle campagne.
LA CANTINA
Le fermentazioni sono spontanee, senza aggiunta di lieviti o batteri selezionati, senza chiarificanti o stabilizzanti chimici, privilegiando al massimo il terroir. I grappoli dopo la diraspatura (o interi quando richiesto) sono travasati direttamente nei tini di cemento, dove rimangono in attesa dell’inizio della fermentazione. Le uve all’inizio vengono schiacciate, almeno in parte, dal loro stesso peso e s’innesca così una parziale macerazione carbonica, molto importante per ottenere un frutto più fresco. La fermentazione parte, in media, attorno al 4°-5° giorno. Durante questo periodo, proprio perché il grappolo entra intero nelle vasche, ci vuole tempo perché le bucce si rompano e quindi, soprattutto per agevolare l’ammostamento, nelle prime 48 ore non vengono fatti rimontaggi ma follature leggere che tendono a schiacciare gli acini. Nel secondo-terzo giorno, ad ammostamento avvenuto, s’inizia a fare brevi rimontaggi. Nei primi 4-5 giorni, quindi, fino a quando non parte la fermentazione, si effettuano o una follatura o un rimontaggio al giorno. Dopo 24-36 ore da quando la fermentazione alcolica è iniziata viene fatto un délestage anche di 12 ore, per favorire un’ossigenazione completa. Una volta rimontata la massa, per il resto della fermentazione si eseguono due operazioni al giorno: o due follature o una follatura e un rimontaggio. Le fermentazioni hanno una durata media di 13-14 giorni, al termine dei quali i vini vengono lasciati a cappello sommerso, in base alla tipologia, da un minimo di 5 a un massimo di 25 giorni.
AFFINAMENTO
Quando la fermentazione alcolica è completa, il Chianti Classico, la Riserva, la Gran Selezione, La Gioia e il TreSette sono lasciati in macerazione a cappello sommerso a vasche scolme, per un periodo che varia dai 4 ai 10 giorni, durante i quali, l’acidità volatile, è costantemente monitorata. Quando i valori di quest’ultima raggiungono gli 0.40-0.45 g/l, i tini vengono svinati e il vino trasferito in contenitori di varie tipologie.
Il Chianti Classico e la Gran Selezione Vigna Gittori seguono un affinamento in uova di cemento non vetrificato, botti grandi di rovere non tostato e tonneau usati: Il Chianti Classico annata per 11 mesi mentre la Gran Selezione per 24 mesi così come la Riserva che però sosta in una sola botte grande di rovere non tostato Grenier.
La Gioia è l’unico vino di Riecine che affina in tonneau nuovi per un periodo che va dai 24 ai 30 mesi; per Il TreSette, merlot in purezza, si utilizzano 3 tonneau da 7 hl che danno il nome al vino. Il Riecine di Riecine resta più tempo sulle bucce, anche 25 giorni. La vasca in questa fase viene colmata per evitare un’eccessiva ossigenazione e, dopo la svinatura, il vino va a maturare in uova di cemento non vetrificato. La peculiarità del Riecine di Riecine è proprio di non toccare legno durante tutto il percorso di vinificazione.
È importante sapere che tutti i vini dell’azienda, tre mesi prima dell’imbottigliamento, di solito intorno alla fine di novembre, tornano nelle vasche di cemento all’aperto per una naturale stabilizzazione tartarica e proteica, senza aggiunta di coadiuvanti, favorita dalle basse temperature invernali cui i tini sono esposti.
Capitolo 1
Sin dal XII secolo troviamo tracce del toponimo «Riecine» tra le carte della Badia di San Lorenzo a Coltibuono. La prima citazione in assoluto risale al dicembre del 1112; gli archivi dell’abbazia registrano una permuta con cui il monastero viene in possesso di diversi pezzi di vigna «a Camprato, a Riecine, a San Donato in Perano e altrove» .
Capitolo 2
Alessandro Campatelli
Direttore Generale ed Enologo
Carlo Ferrini
Consulente tecnico enologico
Palmiro Muscogiuri
Vice Direttore
Elisa Gramaccioni
Direttore vendite
Monica Mezzadri
Amministrazione
Mario Valisena
Responsabile vigne
Ilda Roci
Cantiniera
Iacopo Casadio
Hospitality, Marketing Communications manager
Alessandro Campatelli
Direttore Generale ed Enologo
Carlo Ferrini
Consulente tecnico enologico
Palmiro Muscogiuri
Vice Direttore
Elisa Gramaccioni
Direttore vendite
Monica Mezzadri
Amministrazione
Mario Valisena
Responsabile vigne
Ilda Roci
Cantiniera
Iacopo Casadio
Hospitality, Marketing Communications manager
Capitolo 3
“Quando il barone Philippe de Rothschild pianterà il Sangiovese, io mi convertirò al Cabernet Sauvignon.”
John Dunkley
Dal punto di vista agronomico, tutte le vigne di Riecine sono lavorate in regime biologico certificato Icea dal 2006. Sono tutte inerbite, il diserbo dell’interfila è puramente meccanico, le cimature e le sfogliature del tutto eliminate. Lo scopo è fronteggiare il sempre più severo e repentino cambiamento climatico: si tende a favorire una protezione naturale del terreno dall’eccessiva evaporazione e schermire,le stesse viti, dall’irradiazione solare e dalle temperature estive sempre più spesso torride. Si cerca altresì di promuovere l’insediamento della microfauna autoctona.
Capitolo 4
Riecine è una combinazione tra quello che viene donato naturalmente dalla terra e l’ingegno creativo dell’uomo. Dalla raccolta all’imbottigliamento Riecine è un vino senza compromessi.
Produrre vino a Riecine significa un costante tentativo di raggiungere la miglior qualità possibile. I vini sono fedeli al terroir caratteristico e unico del Chianti Classico e di Gaiole in Chianti.
Capitolo 5
“Ogni Gentlemen che possa fregiarsi di questo nome,
dovrebbe apprezzare la gioia di un buon vino Sangiovese.”
Vuoi sapere dove puoi trovare i nostri vini?
Capitolo 6
Per tutti coloro che desiderano scoprire Riecine e degustare i nostri vini, offriamo la possibilità di partecipare a degustazioni guidate, nonchè pernottare presso le nostre ville.
L’esperienza inizia dalla terrazza panoramica dove ammirare le vigne di Riecine. L’itinerario si compone con la visita della moderna cantina e della sala affinamento, con il racconto della storia di Riecine, dal 1971 ai nostri giorni. Si proseguirà nella tasting room per la degustazione. Compila il form e scegli la degustazione più adatta a te.
Una squisita combinazione di stile moderno e rustico. Le residenze di Riecine sono situate in una posizione perfetta per ammirare i panorami circostanti, con le dolci colline punteggiate da eleganti cipressi, trapuntate da vigneti e uliveti, orlate da boschi di querce. Due cottage chic nel Chianti, queste ville offrono interni moderni pur mantenendo le tradizioni locali. L’uso di materiali sobri e opere d’arte eccezionali il tutto in un ambiente elegante e riservato.
L’arte, a Riecine, ha da sempre un ruolo fondamentale. L’azienda si pregia di collaborazioni con artisti di fama internazionale tra cui Jaume Plensa, Andrius Petkus, ZED1, Marco Tirelli, Masayoshi Sukita e altri, che hanno contributito – con le loro opere pensate appositamente per Riecine – a rendere unica la tenuta.
Capitolo 7
Il segreto di Riecine è cercare di assomigliare al suo passato mentre guarda al futuro: «Dopo 10 anni di lavoro con il team di Riecine ho semplicemente rafforzato la mia idea sul fatto che la ricetta del successo dei vini dell’azienda sia in realtà abbastanza semplice. La Natura e il territorio ci hanno dato tutto il necessario e Riecine è stata molto fortunata per questo. Tutto quello di cui abbiamo bisogno e che possiamo fare è un duro e meticoloso lavoro nelle vigne, senza scorciatoie o compromessi. Possiamo orgogliosamente sostenere che noi cresciamo il nostro vino, invece di “farlo”. La nostra squadra di winemakers ha a disposizione i migliori strumenti possibili. Seguiamo e rispettiamo le tradizioni secolari toscane in fatto di vinificazione e, al tempo stesso, siamo aperti a nuove sperimentazioni e idee. Infine, bisogna dire che è tutto dovuto a chi lavora per Riecine: grazie a conoscenza, talento, passione e impegno sanno creare i vini che possiamo essere davvero fieri di offrire ai nostri clienti».
Lana Frank
La storia di una piccola ma importante azienda chiantigiana vista attraverso quella del Chianti Classico, indietro nel tempo fino ai primordi etruschi del nome Riecine. Un racconto di uomini e donne, di famiglie, di personaggi, di vini che hanno contribuito a rendere questo meraviglioso territorio famoso in tutto il mondo. Per questo troverete il percorso degli ultimi 50 anni narrato anche dagli stessi vini che, anno dopo anno, le vigne di Riecine hanno creato. Una storia che ha portato alla rinascita, promossa dagli attuali attivissimi proprietari, partendo dai nuovi vigneti che si sono aggiunti, dalle moderne tecniche che hanno affiancato quelle tradizionali per continuare a far parlare un territorio e un vino, il Chianti Classico, passato attraverso periodi di forti e radicali cambiamenti.
Capitolo 8
Società agricola Riecine Srl,
Località Riecine, 28/b
53013 Gaiole in Chianti (SI)
Italia
Tel: +39 0577 749 098
Fax: +39 0577 744 935
Email: info@riecine.it
CONTATTI DIRETTI
CEO
Alessandro Campatelli – alessandro@riecine.it
Responsabile Commerciale
Elisa Gramaccioni – elisa@riecine.it
Amministrazione
Monica Mezzadri – info@riecine.it
Hospitality, Wine Tasting e Marketing
Iacopo Casadio – tasting@riecine.it
ORARI DI UFFICIO:
Dal Lunedì al Venerdì, orario: 09.00 -17.00
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Riecine snc – Località Riecine, 53013 Gaiole in Chianti, Siena, Italy – P.IVA: 00949430524 – Informativa Privacy | Cookie Policy | Smaltimento